mercoledì 29 luglio 2015

ceronetti:mai patito un luglio peggiore.nel'30 roma era più respirabile della sudicia babele di oggi - 



Nelle vacanze prossime alla grande città industriale, i
paesini agricoli intatti erano la monarchia assoluta di Baal Zebùb il
signore delle mosche, che dominava per il piacere di castigarci.





dove si passava il confine del rumine il regno del Dittero alato
cominciava e trovava un risibile ostacolo solo nella diabolica
ingegnosità umana. Il regime fascista mostrava alle scolaresche
documentari dove mosche ingrandite fino al dinosauro erano zelanti
trasportatrici di escrementi vivissimi direttamente dai cessi ai tavoli
appetitosamente apparecchiati nei tinelli e nelle cucine delle mamme
casalinghe che di rado lasciavano errare altrove lo sguardo.

 André
Gide raccontando di una città nordafricana ricordava un quarto di bue
dissanguato halàl pendente in una macelleria, interamente verniciato di
nero da milioni di mosche inviate dall’usurpatore Baal Zebùb. Il pio
macellaio, a richiesta, passava uno scopino incadaverito di mosche,
soffiava sulla carne e tagliava al fortunato cliente la bistecca pronta

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